Emanuele Dello Strologo Emanuele Dello Strologo

Un sabato quasi estivo a Recco: focaccia al formaggio e vibrazioni di mare

Recco, un gioiellino incastonato nella Riviera Ligure, è il posto perfetto per regalarsi qualche ora di pura spensieratezza, soprattutto in un sabato di primavera che sa già d’estate. Lo scorso weekend, con il sole che scaldava la pelle e una brezza leggera che profumava di salsedine, ho deciso di trascorrere un pomeriggio in questa cittadina famosa per la sua focaccia al formaggio, un capolavoro gastronomico che da solo vale il viaggio.

Arrivo a Recco verso mezzogiorno, quando il centro storico inizia a brulicare di vita. Le stradine strette, ornate da case color pastello, sono un invito a rallentare il passo. Il mio primo obiettivo è chiaro: assaggiare la vera focaccia di Recco, quella con la “C” maiuscola, protetta dal marchio IGP. Mi dirigo verso una delle focaccerie storiche, dove l’odore di stracchino fuso e impasto croccante mi avvolge ancora prima di entrare. Ordino una porzione fumante: due strati di pasta sottilissima che racchiudono un cuore cremoso e filante. Il primo morso è un’esplosione di sapori, un equilibrio perfetto tra la croccantezza dell’esterno e la morbidezza del formaggio. La mangio lentamente, seduta su una panchina vista mare, mentre i gabbiani volteggiano sopra la spiaggia.

Con lo stomaco felice, decido di esplorare un po’. Il lungomare di Recco è un tripudio di colori: il blu intenso del mare, il verde delle colline alle spalle, e i ombrelloni colorati che punteggiano la spiaggia. Anche se siamo solo a primavera, l’atmosfera è già estiva. Famiglie passeggiano con il gelato in mano, i ragazzi giocano a pallone sulla sabbia, e qualche temerario fa il primo bagno della stagione. Mi fermo a chiacchierare con un pescatore che sistema le reti vicino al molo: mi racconta di come Recco, nonostante il turismo, abbia conservato la sua anima autentica, legata al mare e alle tradizioni.

Nel pomeriggio, dopo un caffè in un bar del centro, decido di fare una passeggiata verso la collina. Il sentiero che parte dal paese offre una vista spettacolare sulla costa, con Portofino che si intravede in lontananza. Il sole è ancora alto, e il profumo di macchia mediterranea mi accompagna mentre scatto qualche foto. È uno di quei momenti in cui ti senti in pace col mondo, con la natura che sembra abbracciarti.

Torno in paese giusto in tempo per un ultimo sfizio: un’altra fetta di focaccia, questa volta da asporto, da gustare sul treno del ritorno. Mentre il sole inizia a calare, tingendo il cielo di arancione, Recco mi saluta con la promessa di rivederci presto. In poche ore, questa cittadina mi ha regalato sapori indimenticabili, scorci da cartolina e la sensazione di aver vissuto un pezzetto d’estate in anticipo. Se cercate un angolo di Liguria dove il tempo sembra rallentare, Recco è la risposta. E la focaccia al formaggio? Beh, quella è semplicemente un motivo in più per tornare.

Scopri di più
Emanuele Dello Strologo Emanuele Dello Strologo

Una Giornata a Bonassola: Tra Mare, Natura e Storia

Una Giornata a Bonassola: Tra Mare, Natura e Storia

Una Giornata a Bonassola: Tra Mare, Natura e Storia in compagnia della Leica Q2

Bonassola, incastonata nella splendida cornice della Liguria, è una perla che brilla di luce propria. Una giornata trascorsa qui è un viaggio attraverso colori, sapori e storie che si intrecciano tra le onde del mare e i sentieri dei monti.

La mattina si apre con il canto delle onde che accarezzano la spiaggia di ciottoli. I primi raggi del sole illuminano le facciate color pastello delle case, testimoni silenziose di un passato ricco e vivace. Gli amanti della fotografia, armati di una Leica Q2, trovano in questo scenario un soggetto perfetto per catturare immagini che parlano al cuore.

Passeggiando per le stradine del borgo, si incontra l'essenza della vita bonassolese: pescatori che preparano le loro barche per il mare, negozi di artigianato locale che espongono ceramiche e tessuti, e caffè dove gustare un espresso perfetto accompagnato da una fetta di focaccia ligure.

Il pomeriggio invita all'esplorazione. I sentieri che si snodano nell'entroterra offrono scorci mozzafiato e conducono a luoghi incantati, come l'antica chiesa di San Giorgio o il suggestivo oratorio di Santa Caterina. Ogni angolo racconta una storia, ogni vista è un quadro da immortalare.

Con il calar del sole, Bonassola si tinge di tonalità calde. È l'ora dell'aperitivo in riva al mare, dove i sapori del pesto e delle olive taggiasche si fondono con il profumo salmastro dell'aria. La giornata si conclude con una cena a base di pesce fresco in uno dei tanti ristoranti che guardano il mare, sotto un cielo stellato che promette sogni d'oro.

Una giornata a Bonassola è un'esperienza che rimane impressa nell'anima, un ricordo fatto di bellezza pura che chiama a ritornare, ancora e ancora, in questo angolo di paradiso ligure.

Questo articolo è un omaggio alla bellezza di Bonassola e alla magia che si può vivere in una giornata trascorsa tra le sue meraviglie naturali e storiche. Spero che possa ispirare altri a scoprire questo gioiello della Liguria.

Scopri di più
Emanuele Dello Strologo Emanuele Dello Strologo

La Cotoletta alla Milanese: Un Classico della Cucina Lombarda

La Cotoletta alla Milanese: Un Classico della Cucina Lombarda

La cotoletta alla milanese è un piatto tradizionale della cucina meneghina, noto per la sua semplicità e bontà. Si tratta di una fetta di lombata di vitello con osso, impanata e fritta in abbondante burro chiarificato. Ecco come prepararla:

Ingredienti:

  • 1 kg di carrè di vitello

  • 4 uova grandi

  • 300 g di pangrattato

  • 400 g di burro chiarificato

  • Sale di Maldon q.b.

  • 500 g di patate ratte

  • 1 rametto di rosmarino

  • Sale fino q.b.

  • Pepe nero q.b.

  • 1 spicchio d’aglio

Procedura:

  1. Ricavate dal carrè di vitello 4 costolette da circa 250 g ciascuna.

  2. Grattate l’osso per ripulirlo dalle pellicine e riducete una parte per una cottura più immediata.

  3. Battete leggermente la carne con un batticarne per uniformare lo spessore.

  4. Eliminate i nervettini superflui.

  5. Impanate le costolette passandole prima nell’uovo sbattuto e poi nel pangrattato.

  6. Fate cuocere in abbondante burro chiarificato fino a ottenere una panatura croccante.

  7. Servite con patate ratte e rosmarino.

Buon appetito! 🍽️

: La cotoletta alla milanese è spesso servita con un contorno di patate arrosto o insalata mista. : Il burro chiarificato è preferibile per la frittura, poiché ha un punto di fumo più alto rispetto al burro normale. Per prepararlo, sciogliete il burro a fuoco basso e rimuovete gli impurità, ottenendo un liquido trasparente.

Scopri di più